Quando scoppia la prima guerra mondiale, il governo italiano (SALANDRA) decide che l’italia debba rimanere neutrale, anche se faceva parte della triplice alleanza, e giustifica questa sua neutralità iniziale dicendo che la Triplice Alleanza era un patto esclusivamente difensivo e siccome l’Austria Ungheria aveva attaccato la Serbia allora l’italia per il momento non era obbligata ad intervenire..in realtà i veri motivi di questa neutralità vanno cercati nel fatto che i contrasti fra l’italia e francia avevano determinato l’appartenenza dall’italia alla triplica alleanza adesso si erano ridotti, erano finiti.. tra italia e francia non c’era più quell’antagonismo che c’era prima

Rimanevano le terre irredenti in cui l’italia le reputava sue, però erano sotto il dominio dell’impero autro-ungarico ovvero il trentino e venezia giulia

Tra i neutralisti (cioè coloro che non vogliono che l’italia entri in guerra) ci sono innanzi tutto Giolitti e i liberali che detengono che ci sia più da guadagnare nel rimanere neutrali che nell’entrare in guerra, infatti Giolitti pensava che se potesse far pressione sulla sua ungheria, affinche per entrare in guerra (italia) l austria non darà le terre irredenti

I cattolici sono neutrali per ragioni morali, perché la guerra è soltanto violenza e morti

I socialisti invece sostengono la neutralità nell’internazionalismo socialista, cioè i lavoratori di tuttoil mondo non possono fare la guerra…se un lavoratore italiano combatte contro un lavoratore autriaco è la fine dell’internazionalismo, cioè del progetto di solidarietà fra i lavoratori.

Gli interdentisti  (coloro che non vogliono partecipare ala guerra) invece sono i nazionalisti, cioè che il proprio stato è più forte degli altri.. la voce dei nazionalisti e Corradini

Democratici e i sindacalisti

L’italia entrò in guerra nel 1915 contro l’austria.

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