La lingua è situata all’interno della bocca, è generalmente di colore rosato ed è dotata di grande mobilità, per via dei numerosi muscoli da cui è formata.
La lingua ha varie funzioni importanti come muovere il cibo in tutte le direzioni o contribuire alla produzione dei suoni. Ma la lingua è soprattutto l’organo del gusto, cioè quel senso che permette di distinguere il sapore dalle sostanze liquide e solide presenti nella bocca. Sulla superficie della lingua si trovano numerosi piccoli rigonfiamenti formati dalle cellule destinate a riconoscere i sapori: le papille gustative.
Altre papille, le filiformi, sono dette tattili perché percepiscono invece la dimensione di tutti gli elementi del cibo, anche i più piccoli.
Le papille, a seconda delle loro forma, sono divise in:
Vallate: hanno la forma di piccole coppe o calici e si trovano alla fine della lingua, dove formano una specie di angolo, la cosiddetta V linguale .
Fungiformi: sono simili a piccoli funghi e sono situate nei bordi e nelle zone vicine all’apice della lingua.
Corolliformi: ricordano una corolla di un minuscolo fiore.
Filiformi: hanno la forma di un filo. Gli ultimi due tipi sono situati nella zona detta del corpo della lingua. Gli alimenti molto caldi o molto freddi, e anche le sostanze caustiche ingerite per errore, causano perdita di sensibilità alle papille gustative.
Sulla lingua ci sono circa 10 000 papille gustative formate da cellule specializzate nella percezione di uno dei quattro sapori primari: salato, dolce, amaro e acido. Il particolare sapore di una sostanza o cibo è una combinazione dei quattro sapori primari in proporzioni variabili. Ogni sapore viene percepito con una particolare porzione della lingua: le papille gustative della punta della lingua sono sensibili ai cibi dolci; un pò più indietro e ai lati ci sono le papille che percepiscono il salato. Nella zona periferica del corpo della lingua si percepiscono i sapori acidi, mentre sul fondo della lingua, nel velo palatino e ai lati della gola, si percepiscono gli stimoli amari. All’interno delle papille gustative ci sono terminazioni nervose che captano gli stimoli e li trasmettono al cervello. Questo, poi, provvede a interpretarli.
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